Digital marketing

Come fare web marketing? Nuovi trend dei consumatori da conoscere

18/11/2020

Come fare web marketing nell’era post-Covid? Ecco i nuovi comportamenti dei consumatori (sempre più) digitali che devi considerare per una strategia efficace.

I consumatori non sono più acquirenti passivi che si lasciano convincere da slogan d’effetto e pubblicità di massa. Oggi il consumatore è consapevole e soprattutto digitale. Il “consum-attore” è diventato un utente che naviga sul web e si informa prima di acquistare, che cerca nuovi brand e si aspetta un’esperienza d’acquisto personalizzata. Ma quali sono più nel dettaglio le aspettative di un osso duro come il consumatore digitale? Come si sviluppa oggi il processo d’acquisto e come sono cambiati i comportamenti degli utenti in seguito all’emergenza Covid? Essere consapevoli di trend, bisogni e abitudini tecnologiche è fondamentale per capire come fare web marketing con successo.

Il nuovo consumatore digitale è ormai abituato ad essere al centro dell’attenzione; smartphone alla mano, si aspetta di poter ottenere tutto e subito: acquistare prodotti in pochi clic, prenotare servizi in pochi secondi ed essere costantemente aggiornato sulle novità dei propri brand preferiti. E proprio lo smartphone rappresenta uno primo macro cambiamento da tenere in considerazione. Infatti l’89% gli Italiani accede ad internet da mobile, in quanto questi dispositivi consentono di ottenere informazioni e servizi con facilità e immediatezza in ogni momento, in ogni luogo.

Di conseguenza è fondamentale rendere intuitiva e spigliata la navigazione degli utenti sui tuoi canali digitali, in modo da catturarne l’attenzione e trasformarli in clienti affezionati. Infatti, considerando che la soglia d’attenzione sul web dura in media 3 secondi, nel momento in cui un utente trova agevole l’esperienza sul tuo sito o sulla tua app, allora tornerà sicuramente.

Il nuovo processo d’acquisto e l’identikit del consumatore digitale per la tua strategia di web marketing

Ma a questo punto rispondiamo ad alcune domande. Come si comporta il pubblico digitale? Qual è il target cui indirizzare le tue strategie di web marketing? Il tradizionale processo d’acquisto si sviluppa in maniera lineare e prevede un consumatore che segue alquanto passivamente il meccanismo:

  • percezione del bisogno
  • ricerca delle soluzioni
  • valutazione delle alternative
  • finalizzazione dell’acquisto
  • post-acquisto

Con l’avvento del digitale il processo lineare si è trasformato in un reticolato di direzioni che dissemina touch point, trigger (notifiche innescate in seguito a determinate azioni) e canali d’acquisto tra lonline e l’offline. Il pubblico si muove sul web, si informa sui prodotti, cerca brand, compara prodotti e prezzi, legge recensioni e dice la sua. Di tutta risposta si aspetta un processo d’acquisto che non si limiti al mero ottenimento del prodotto, ma offra un’esperienza personalizzata che tenga conto dei suoi gusti e delle sue abitudini (ancor meglio se il brand lo chiama per nome e ricorda il suo compleanno). Sulla base di questa consapevolezza, una ricerca Netcomm in collaborazione con MagNews ha delineato i caratteri ricorrenti dei consumatori digitali definendone gli l’identikit:

  • Tradizionalista informato: usa internet come fonte primaria di ricerca di informazioni, ma preferisce acquistare offline;
  • “Informivoro”: si informa sia online che offline perchè vuole essere sicuro, ma è anche molto sensibile ai trigger;
  • Fast shopper: il consumatore quasi compulsivo che acquista con disinvoltura online senza informarsi troppo;
  • “Sherlock” digitale: si informa soprattutto online tra recensioni e pareri su social, forum e siti comparatori;
  • “Friend allower”: si informa online su motore di ricerca, sito aziendale e siti comparatori, ma alla fine il parere di amici ed esperti sono gli elementi decisivi per la scelta d’acquisto che avviene per lo più offline.

Questo il quadro complessivo all’alba del Covid-19: alcune tipologie di consumatori erano ancora restie ad acquistare direttamente online. Tuttavia l’emergenza ha trasformato ulteriormente i comportamenti dei nuovi consumatori, accelerando la conversione trasversale al digitale.

Quanto il Covid-19 ha influenzato i comportamenti dei consumatori digitali?

L’emergenza Covid-19, e in particolare i mesi di quarantena, ha costituito un acceleratore di fenomeni che già animavano un movimento carsico nel mondo dei consumi. Tra marzo e aprile c’è stato un picco nella fruizione digitale da parte degli italiani che si è già placato. Tuttavia sopravvivono alcuni fenomeni che hanno elevato l’asticella digitale degli italiani rispetto al periodo pre-lockdown. Infatti, rispetto al febbraio scorso, uno studio Nielsen ha registrato 900mila persone in più connesse ad Internet in Italia: un non irrilevante 5%.

Ebbene, in questa fase di trasformazione sarebbe molto interessante e strategico per i brand essere presenti lì dove i consumatori sono presenti, cioè la rete. Ma sarebbe ugualmente importante conoscere i comportamenti digitali post-Covid per capire come fare web marketing efficacemente. 

  • Preferenza verso i contenuti video: il tempo trascorso a guardare video sui social media è balzata alle stelle durante la crisi; un trend non inedito in realtà che si prevede resti sostenuto anche nell’era post-Covid.
  • Conservare piuttosto che acquistare. In un momento di dilagante insicurezza, le persone stanno passando dalla mentalità dell’“acquisire” ad un atteggiamento più cauto che punta a conservare quanto acquistato, valorizzandolo e potendolo sfruttare al meglio. In questo senso il content marketing può offrire delle ottime risposte ai bisogni dei consumatori, illustrando applicazioni alternative del proprio prodotto o suggerimenti collaterali al proprio business.
  • Apprezzamento dei brand sensibili al momento storico. Mai come in questo periodo i consumatori osservano con attenzione il comportamento e la comunicazione dei brand. Le aziende che hanno dimostrato di tenere ai propri dipendenti e ai propri consumatori piuttosto che al profitto, magari anche modificando temporaneamente la propria offerta, sono state premiate dagli utenti. La scelta di un tone of voice rassicurante e umano, ma non affettato, è quanto mai necessaria.
  • Acquisti online sempre più popolari. La quarantena ha rappresentato per molti  Italiani il momento di attraversare la frontiera del digitale, consacrando definitivamente l’e-commerce come modalità d’acquisto diffusa. Secondo una ricerca Netcomm, 29 milioni di Italiani pratica shopping online e ben 2 milioni di loro è stato svezzato durante i mesi del lockdown. Questo, unito al distanziamento sociale e al timore degli assembramenti, sembra aver aperto la strada ad un’abitudine destinata a definire il “new normal” del futuro. 

Preferenza dei pagamenti contactless. L’era del distanziamento sociale e di igienizzazione ha spinto i consumatori a scoprire massicciamente i pagamenti contactless. Pagare tramite dispositivi mobile, riducendo al limite il passaggio di contanti di mano in mano, viene scelto sempre più frequentemente dalle persone. Da uno studio IBM è emerso che il 40% dei consumatori userà anche in futuro i pagamenti contactless.

Quali attività includere nella strategia di web marketing per intercettare i nuovi utenti?

Mesi dopo il lockdown i marketers continuano ad osservare le abitudini degli utenti; anzi lo fanno con ancora più attenzione. Secondo uno studio di Havas Media, quasi metà dei consumatori che già utilizzava i media ha cercato una maggior interazione con essi rispetto al periodo pre-Covid. Inoltre, lo abbiamo detto, lo shopping online rappresenta una conquista destinata a consolidarsi. Elencati i principali cambiamenti nella psicologia e nei comportamenti degli utenti digitali, dobbiamo ora capire il segreto per fare web marketing nella maniera giusta per intercettare il giusto target. 

Nel delicato e complesso periodo storico che stiamo vivendo, non basta abbandonare il tradizionale approccio di marketing volto al prodotto. Chiederci cosa possa piacere ai nostri consumatori non basta: oggi dobbiamo domandarci in quale maniera possiamo aiutarli. Proclamare la nostra vicinanza non è abbastanza; per restare impressi nella mente dei consumatori dobbiamo agire adeguando le attività di marketing al momento particolare e fornendo consigli utili per affrontare la quotidianità (ovviamente in linea con il nostro settore di riferimento). Insomma, la conversione digitale dei consumatori è un processo lungo e lento che nell’era Covid ha subito un’accelerata incredibile e irreversibile.

Essere presenti online non è più una scelta, ma una concreta necessità di business… e allo stesso tempo un’incredibile opportunità di intercettare nuovo pubblico grazie a social network, siti web, campagne su Google Ads, social media marketing e profilazione degli utenti. Tutto ciò implica spendere del budget extra direte voi. Forse sì, ma si tratta di un investimento a lungo termine per il posizionamento del tuo brand perché: se il consumatore digitale ha poca pazienza, di sicuro ha molta memoria!

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